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Stai pensando di cedere o rilevare un ramo d'azienda? Ti racconto come fare e a chi rivolgerti


Acquistare un ramo d'azienda è un passo complesso. Per fare l'investimento giusto occorre infatti, considerare moltissime variabili e conoscere a fondo il mercato. Per questo è necessario rivolgersi a un professionista preparato, coinvolgendolo fin dai primi passi. 

Ci sono, infatti, molti aspetti da considerare: dalla convenienza dell'attività che si sceglie, allo stato di salute del bilancio che dovrà confluire nella nuova azienda che si costituisce. 

Questioni che un cliente, lasciato solo, potrebbe trascurare. 

Io mi occupo proprio di accompagnare l'imprenditore nel definire ogni momento del percorso, guidando passo passo sia chi vuole comprare un ramo d'azienda sia chi voglia venderlo. 

Per comprendere a fondo la complessità di questi passaggi bisogna, innanzitutto, tenere presente che le casistiche sono molteplici

Può succedere, ad esempio, che una persona si sia stancata di lavorare in un settore e quindi desideri vendere o che un imprenditore abbia acquisito nel tempo un buon avviamento e quindi, con la vendita, avrebbe un ottimo ritorno dell'investimento da destinare ad altro. 

Può anche capitare che si voglia rimanere nello stesso comparto ma con una realtà più grande, più competitiva e più complessa

Un'altra casistica, tra le possibili, è quella che vede un disallineamento tra i soci, sotto diversi punti di vista e ciò, potrebbe portare a maturare la decisione di vendere e separarsi.

Le domande giuste per acquistare un ramo d'azienda senza rischi

Per far comprendere i passaggi fondamentali dell'acquisizione o vendita di un ramo d'azienda racconterò un caso specifico del quale mi sono occupata nel settore della ristorazione.

Il cliente, in questo caso, ha deciso di rivolgersi a me per essere assistito nella scelta del locale da rilevare e acquisire all'interno di una "New Company." Le opzioni che mi erano state presentate erano diverse e di ognuna abbiamo capito criticità e/o opportunità. Ad una prima vista, chi non ha competenza nel fare questa tipologia di analisi, potrebbe notare solamente la differenza dell'importo richiesto.

Prima di tutto l'ho aiutato a capire in che modo si muovessero i numeri nelle situazioni contabili che mi erano state sottoposte. L'obiettivo era comprendere se i venditori avessero fornito ogni informazione, o se fosse necessario integrarle, e se il bilancio delle aziende fosse in ordine. In secondo luogo abbiamo valutato la localizzazione sul territorio di quei locali, perché il prezzo di vendita deve sempre essere contestualizzato e in questo caso il luogo di svolgimento dell'attività è fondamentale. 

In seguito, abbiamo puntualizzato se il locale in vendita fosse ancora aperto o avesse già chiuso e anche questa è una discriminante fondamentale. Infatti, se un'attività è ancora aperta si acquisisce anche la clientela, compresa nel prezzo di vendita; se invece è chiusa l'avviamento non c'è e dunque la clientela è da riacquisire del tutto. Per questo motivo il prezzo di vendita non deve includerne la valorizzazione.

Specie nella ristorazione, non avrebbe senso pagare l'avviamento se l'attività è chiusa da mesi.

L'altro passaggio fondamentale è questo: l'attività che si intende comprare rispecchia quello che si vuole realizzare? La risposta deve essere affermativa, perché se si intende cambiare completamente target è inutile acquistare un'attività che, magari, ha nel suo interno la valorizzazione dell'avviamento. 

Un caffè nel centro città: quando l'acquisto è quello giusto

Il caso pratico, del quale mi sono occupata in prima persona, riguardava un caffè molto particolare, legato a un target di nicchia che in precedenza non esisteva su quel territorio. Abbiamo, quindi, escluso a priori chi chiedeva un avviamento molto alto, perché non ci sarebbe stata continuità nella clientela. Abbiamo escluso, inoltre, anche tutti i posti un po' fuori mano.

Ne abbiamo scelto uno in un luogo nevralgico nel centro della città, un buono snodo anche se non troppo visibile. Nel contempo si è fatta una valutazione strategica e di analisi di bilancio, in modo da capire se ciò che veniva chiesto fosse adeguato. Il percorso si è concluso, accompagnando acquirente e venditore dal notaio nell'atto di cessione, verificando che i numeri di bilancio corrispondessero alla realtà.

Un professionista al proprio fianco, la garanzia per vendere o comprare senza problemi

La mia presenza in tutti questi passaggi permette di fare il punto sulla convenienza dell'acquisto. Inoltre garantisce che i numeri presenti nel bilancio siano verificati da un esperto, evitando quindi situazioni a rischio. Un professionista come me è, quindi, in grado di consigliare anche cosa non comprare.

La presenza di un esperto permette di non correre rischi.

Il primo? Nel caso della ristorazione o del commercio, fare una valutazione superficiale. Non è detto, ad esempio, che un'attività funzioni solo perché c'è molto passaggio o ha un nome. Bisogna ricordarsi che chi vende ha sempre delle motivazioni ed è necessario approfondirle. Quindi il consiglio è non fare le cose da soli, ma rivolgersi a un professionista fin dal principio del processo.

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